Assegni nucleo familiare, come si compila la domanda per i lavoratori dipendenti
Entro la fine di giugno di ogni anno chi vuole vedersi accreditare mensilmente sullo stipendio un assegno per il nucleo familiare deve presentare la domanda. Ecco come di compila il modello SR16
di Mauro Introzzi 17 dic 2019 ore 09:13Entro la fine di giugno di ogni anno chi vuole vedersi accreditare mensilmente sullo stipendio un assegno per il nucleo familiare deve compilare la domanda per i lavoratori dipendenti e consegnarla al suo datore di lavoro. Ecco come si compila il modello SR16.
ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE: A CHI SPETTA
L’assegno per il nucleo familiare spetta ai lavoratori dipendenti che hanno un nucleo familiare composto da più persone e i cui redditi sono inferiori a determinai limiti.
L'importo dell'assegno è calcolato in base alla tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo.
ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE, QUANTO SPETTA: LE TABELLE CON LE FASCE DI REDDITO
Il reddito familiare annuo di riferimento è definito, ogni anno, dall’INPS con una circolare. Le tabelle con tutti i livelli reddituali parametrati alle diverse tipologie di nuclei familiari sono poi pubblicate sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
- Qui puoi scaricare il file in excel dei dati 2016/2017
- Qui puoi scaricare il file in excel dei dati 2017/2018
- Qui puoi scaricare il file in excel dei dati 2018/2019
- Qui puoi scaricare il file in excel dei dati 2019/2020
Per fare un esempio sui dati 2018/2019, se il reddito familiare annuo 2017 di una famiglia (con 2 genitori e senza figli inabili) è stato pari a 30mila euro e il numero dei componenti il nucleo familiare è 5 si avrà diritto a una somma annua pari a 247,54 euro. Per una famiglia (con 2 genitori e con un componente il nucleo inabile) con un reddito annuo di 44mila euro e 4 componenti la somma degli assegni per il nucleo familiare sarà pari a 214,22 euro.
Tali importi sono pagati frazionati per mese.
CHI FA PARTE DEL NUCLEO FAMILIARE
Secondo i dettami dell’INPS fanno parte del nucleo familiare il richiedente, il coniuge non legalmente ed effettivamente separato, i figli sotto i 18 anni e ogni figlio maggiorenne se inabile impossibilitato al lavoro.
Sono parte del nucleo anche i figli tra i 18 e i 21 anni – studenti o apprendisti – se nel nucleo sono presenti più di 3 figli sotto i 26 anni.
Fanno altresì parte del nucleo fratelli, sorelle o nipoti del richiedente se minori di età, oppure maggiorenni inabili al lavoro, se orfani di entrambi i genitori e senza diritto alla pensione dei superstiti.
ASSEGNI NUCLEO FAMILIARE, COME COMPILARE LA DOMANDA
Entro il 30 giugno di ogni anno (e entro 30 giorni da un’eventuale variazione del nucleo familiare) va compilata e consegnata al proprio datore di lavoro il modulo di domanda per i lavoratori dipendenti per gli assegno per il nucleo familiare.
Il modello si scarica dal sito dell’INPS e il suo codice è: Mod. ANF/DIP – COD. SR16.
Innanzitutto va inserito il periodo a partire dal quale si fa richiesta. La data di inizio, per la prima domanda, potrebbe essere quella di cambio del perimetro del nucleo familiare (per esempio per la nascita di un figlio). Per le domande successive il periodo inserito dev’essere compreso tra il 1° luglio dell’anno in corso e il 30 giugno dell’anno successivo.
Poi la perfetta dicitura della ragione aziendale della società per cui si lavora.
Spazio, a seguire, ai dati anagrafici del richiedente, il suo stato civile e la dichiarazione (nel caso) di appartenenza alle categorie di lavoratori agricoli dipendenti a tempo determinato di un Comune o a quella di coltivatore diretto, mezzadro o colone di un Comune.
Nella pagina successiva (o nelle altre, se il numero dei componenti lo richiede) spazio ai dati anagrafici dei componenti il nucleo familiare.
Focus, poi, sui redditi, informazione importante per poter quantificare l’entità dell’assegno. Il reddito da indicare è quello relativo all’anno precedente la domanda se la decorrenza dell’assegno riguarda il secondo semestre solare mentre se riguarda la prima metà dell’anno va indicato il reddito conseguito due anni prima.
Vanno indicati innanzitutto i redditi IRPEF di richiedente, coniuge e familiari, differenziati se derivanti da reddito da lavoro o altri redditi. Va specificato qual è il modello fiscale dal quale i redditi sono desunti (CUD? Modello Unico? 730? 770?).
Poi devono essere indicati i redditi esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titoli di imposta o imposta sostitutiva, come pensioni e assegni di indennità, o interessi bancari e postali. Pure in questo caso, come nel precedente, va specificato qual è il modello fiscale dal quale i redditi emergono.
Le ultime pagine del documento sono riservate alla dichiarazione di responsabilità del richiedente e del suo coniuge, che devono escludere di percepire altri trattamenti di famiglia. Infine spazio per la richiesta del coniuge del richiedente per il pagamento dell’assegno direttamente. In questo caso si può percepire il denaro tramite bonifico o accredito (fornendo il codice IBAN) tramite conto corrente bancario o postale.
COSA FARE SE VARIANO LE COSE
Se lo status quo del dichiarante e del suo nucleo sono oggetto di variazioni (ad esempio per la nascita di un nuovo figlio) il dichiarante deve comunicare i cambiamenti al datore di lavoro entro 30 giorni dall’avvenuta modifica. Con una dichiarazione che conterrà la data di variazione della situazione del nucleo familiare.
COSA ALLEGARE ALLA DOMANDA
In particolari casi – ossia quando nel nucleo familiare ci sono particolari situazioni di parentela - alla domanda vanno allegati i modelli ANF42 e ANF43. Le condizioni per la presentazione di ulteriore documentazione riguardano la presenza di figli e equiparati di genitori legalmente separati o divorziati, figli naturali riconosciuti dall’altro coniuge, figli del coniuge nati da un precedente matrimonio e altre situazioni analoghe (specificare sul sito dell’Inps).
SE LA DOMANDA RIGUARDA ANNI PRECEDENTI
Se la domanda riguarda anni arretrati vanno utilizzati un modulo per ogni anno (sempre considerando il periodo luglio-giugno). In questo caso il datore di lavoro erogherà con la prima somma tutte quelle precedenti a cui si ha diritto.