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Assegno di ricollocazione Anpal: cos’è e come funziona

E' uno strumento di politica attiva del lavoro. Vediamo quali sono i requisiti per richiederlo, qual'è il suo importo e come fare domanda per il voucher disoccupazione.

di Marco Delugan 9 nov 2017 ore 11:51

L'assegno di ricollocazione fa parte delle politiche attive per il lavoro. E' stato varato con il decreto attuativo del Jobs Act numero 150 del 2015. Non è un sussidio per la disoccupazione. Ma un voucher da spendere in attività di assistenza per la ricerca di un nuovo lavoro.

E' rivolto ai disoccupati che ricevono il sussidio NASpI da almeno quattro mesi e che non ricevono altri servizi di ricerca attiva finanziati con soldi pubblici. Non viene però versato al disoccupato, ma all'agenzia che fornirà allo stesso i servizi di ricollocamento. E sarà versato solo quando il disoccupato troverà un nuovo lavoro.

L'importo dell'assegno di ricollocazione varia da 250 a 5000 euro. E dipende dalla difficoltà di ricollocare il beneficiario e dal tipo di contratto che verrà stipulato.

contratto-lavoroL'assegno di ricollocazione è ancora in fase di sperimentazione. Solo un campione limitato di disoccupati può farne richiesta. Per sapere se si fa parte di questo gruppo bisogna andare a questa pagina. E inserire il proprio codice fiscale nell'apposito spazio. Una volta fatto questo, il sistema comunicherà immediatamente al richiedente se ha diritto all'assegno tramite una finestra pop-up.

 

POLITICHE ATTIVE PER IL MERCATO DEL LAVORO

Le politiche attive per il mercato del lavoro sono un insieme di leggi, regolamenti, strumenti e procedure di intervento che hanno lo scopo di sostenere il livello di occupazione di un paese. Esistono misure volte alla regolazione dei rapporti di lavoro, quelle di sostegno del reddito di chi si trova in condizione di disoccupazione involontaria o temporanea, e le politiche dette proattive, che consistono nell’offerta di formazione, tirocini, periodi di apprendistato e assistenza alla ricerca di un nuovo lavoro. L'assegno di ricollocazione fa parte di questo terzo gruppo.

 

COS’E’ IL JOBS ACT

Il Jobs Act è l'ultima importante riforma del diritto del lavoro italiano. E' stato promosso dal governo Renzi, e realizzato tramite diversi interventi legislativi emanati tra il 2015 e il 2015. I contenuti più importanti della riforma sono stati il contratto unico a tutele crescenti, la creazione dell'Agenzia Nazionale per le Politiche del Lavoro (Anpal), e la riforma dei sussidi per la disoccupazione involontaria. L'assegno di ricollocamento ha lo scopo di potenziare il percorso attivato dal sussidio NASpI con un ulteriore investimento per la ricerca del lavoro.

 

COS'E' L'ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE

L’assegno di ricollocazione è stato introdotto dal Jobs Act con il decreto numero 150 del 2015. E’ rivolto a chi è disoccupato e riceve da almeno quattro mesi il sussidio NASpI. Ma non è un sussidio di disoccupazione. Non sono soldi che vanno al disoccupato per essere poi spesi a sua discrezione. E’ invece un voucher, un buono da spendere presso un Centro per l’impiego o una Agenzia accreditata. E permette di ricevere servizi di assistenza e sostegno nella ricerca di un nuovo lavoro. Viene pagato a chi ha erogato il servizio una volta che l'assistito ha stipulato un nuovo contratto di lavoro.

Il beneficiario del servizio è il lavoratore disoccupato. Chi riceve i soldi del voucher è il soggetto che eroga il servizio.

Una volta a regime, il sistema funzionerà in questo modo. Allo scadere del quarto mese di disoccupazione NASpI il sistema informativo unitario (SIU) comunicherà al potenziale beneficiario del suo diritto. Il lavoratore disoccupato dovrà infatti rispettare altri requisiti per avere diritto all'assegno.

A questo punto il beneficiario dovrà decidere se usufruirne o meno. Se decide per il sì, dovrà scegliere il soggetto da cui ricevere il servizio di assistenza alla ricollocazione. E potrà sceglierlo dall'albo nazionale dei soggetti accreditati per i servizi al lavoro.

La richiesta è volontaria e potrà essere fatta tramite il portale Anpal o presso il Centro per l'Impiego competente.

Entro 15 giorni dalla domanda il Centro per l'impiego deciderà se concedere l'assegno. Se la domanda verrà approvata, il beneficiario dovrà recarsi presso il soggetto erogatore scelto e iniziare il nuovo percorso di ricollocazione. Il Patto di Servizio personalizzato verrà sospeso.

 

IMPORTO DELL’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE

L’importo dell’assegno varia dai 250 ai 5.000 euro. Dipende dalla difficoltà di ricollocare al lavoro la persona presa in carico e dal tipo di contratto con cui questo accadrà. L’assegno viene infatti erogato quando viene stipulato un nuovo contratto di lavoro. E solo per contratti di lavoro a tempo indeterminato o, se a tempo determinato, con durata superiore ai sei mesi.  Nelle regioni di Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia l’assegno viene erogato anche per contratti di lavoro a tempo determinato con durata compresa tra tre e sei mesi.

La difficoltà di ricollocazione viene definita dal profilo di occupabilità. Il profilo di occupabilità viene definito da variabili quantitative e qualitative raccolte dal Centro per l'Impiego tramite la Dichiarazione di immediata disponibilità e gli incontri in presenza svolti dal disoccupato presso il centro stesso. Viene sintetizzato da un numero, che va da zero a uno. Più questo numero è vicino allo zero, e più il lavoratore è considerato occupabile. Più è vicino a uno e meno il candidato è considerato occupabile.

 

ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE: COME FARE LA DOMANDA

L'assegno di ricollocazione è un sussidio volontario. Verrà erogato solo a coloro che ne faranno domanda. La domanda può essere fatta per via telematica, sul sito Anpal, o presso un centro per l’impiego. Quando si presenta la domanda bisogna indicare da quale soggetto si vuole ricevere il sostegno per la ricerca del lavoro.

Se si vuole seguire via telematica, bisogna accedere al sito Anpal. Poi alla sezione Cittadini. Quindi cliccare sulla voce Servizi che si trova sulla spalla destra della pagina. A questo punto, sempre sulla parte destra, cliccate sulla voce Assegno di ricollocazione. Quindi vi troverete su una pagina dove potrete verificare se avete diritto all'assegno inserendo il vostro codice fiscale nell'apposito spazio.

Una volta fatta la domanda e ottenuto il diritto all’assegno, il disoccupato dovrà prendere appuntamento con il centro o l’agenzia scelti. Al primo incontro gli verrà assegnato un tutor che lo seguirà per tutta la durata del progetto.

Il progetto può durare al massimo sei mesi ed è prorogabile una sola volta per altri sei. Comprende incontri di verifica delle azioni svolte e di valutazione delle opportunità di lavoro emerse. E’ comunque un programma di affiancamento e sostegno. Non sostituisce, cioè, l’impegno del disoccupato, che dovrà attivarsi personalmente nella ricerca.

Come abbiamo visto sopra, l'assegno di ricollocazione è dedicato a chi riceve il sussidio NASpI da almeno quattro mesi. La NASpI non è solo un sussidio economico. Ma prevede anche un percorso di formazione e ricollocazione sul mercato del lavoro. Tale percorso è definito dal così detto Patto di servizio. Nel momento in cui il lavoratore disoccupato comincia le attività legate all'assegno di ricollocazione, quelle previste del Patto di servizio vengono sospese per lasciare spazio al nuovo programma.

 

CHI PUO’ EROGARE IL SERVIZIO

I soggetti che possono erogare i servizi di assistenza e sostegno alla ricerca del lavoro sono sia pubblici che privati. Possono essere i Centri per l'impiego, le Agenzie per il lavoro accreditate e la Fondazione consulenti del lavoro. Li si può individuare consultando l'Albo nazionale dei soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.

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