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Nuovo regime dei minimi e limite di 35 anni

Dal 1 gennaio 2012 è possibile accedere al nuovo regime dei minimi, mutuato dal precedente regime dei minimi con alcune ulteriori agevolazioni, fra cui innanzitutto la diminuzione dell’aliquota di imposta sostitutiva dal 20% al 5%

di Redazione SoldieLavoro 7 ago 2012 ore 12:17

Articolo a cura di partitaiva.it

Dal 1 gennaio 2012 è possibile accedere al nuovo regime dei minimi, mutuato dal precedente regime dei minimi con alcune ulteriori agevolazioni, fra cui innanzitutto la diminuzione dell’aliquota di imposta sostitutiva dal 20% al 5%. Il nuovo regime è stato introdotto per favorire l’accesso, soprattutto ai giovani, nel mondo del lavoro autonomo, senza avere troppi aggravi per imposte (anche se la spesa maggiore, ovvero nel caso di imprese commerciali i contributi previdenziali fissi, non è stata ritoccata in diminuzione).

Per l’accesso al regime vi sono dei particolari requisiti e limiti, fra cui per esempio:
- Non aver avuto altra attività di impresa (o lavoro autonomo) nel triennio precedente, nello specifico se si è avuta partita iva nel triennio precedente il sistema dell’Agenzia delle Entrate blocca l’accesso al nuovo regime;
- Non superare il tetto di ricavi (fatturato) di 30.000 euro;
- Non superare il limite di 15.000 di beni strumentali in un triennio;
- Non si possono vendere beni fuori dalla CEE (ma è possibile vendere servizi e assimilati);
- Non si possono avere dipendenti.

Altri vantaggi sono l’esclusione  dagli studi di settore e la non tenuta delle scritture e dei registri contabili, in un’ottica quindi di semplificazione fiscale massima.

Inizialmente era stato previsto tale regime solo per i giovani: infatti è stato posto un limite, di 35 anni per l’accesso al regime, che ha creato molta confusione. In molti infatti ritengono di non poter accedere al regime poiché hanno superato la soglia dei 35 anni, ma cerchiamo di essere più chiari e spiegare meglio questo punto: il limite di 35 anni è un limite “massimo”, nel senso che oltre tale soglia di età decadono i benefici del nuovo regime, ma solo per i soggetti che accedono al regime ad un’età inferiore (quindi ad esempio accedendo al nuovo regime ad un’età di 20 anni, sarà possibile restarvi, fermo restando i limiti, fino all’età di 35 anni); per tutti gli altri soggetti è comunque possibile accedere al regime, anche ad un’età superiore (quindi è possibile accedere anche a 50 anni, ma per un periodo massimo di 5 anni).

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