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Fondi di assistenza sanitaria integrativa, cosa sono e come aderire

Cosa sono i fondi di assistenza sanitaria integrativa? Si tratta di strutture private che affiancano il Servizio sanitario nazionale (Ssn) e offrono ai propri iscritti la copertura dei costi sostenuti per cure mediche

di Carlo Sala 2 dic 2019 ore 10:44

assistenza-sanitaria-integrativaI fondi di assistenza sanitaria integrativa sono strutture private che affiancano il Servizio sanitario nazionale (Ssn) e offrono ai propri iscritti la copertura dei costi sostenuti per cure mediche.

L’adesione a questi fondi non serve per beneficiare del Ssn. Consente invece di rivolgersi a strutture  sanitarie private o di accedere a prestazioni sanitarie (sempre da parte di privati) non fornite dal Ssn. Le strutture sanitarie private a cui ci si può rivolgere sono quelle convenzionate con il fondo di assistenza sanitaria integrativa al quale ci si iscrive. Il vantaggio dei fondi di assistenza sanitaria integrativa consiste dunque nel poter evitare le liste di attesa delle strutture sanitarie pubbliche rivolgendosi a quelle private senza dover pagare. E consiste, più raramente, nel poter usufruire di prestazioni mediche che le strutture pubbliche non forniscono.

Tra i fondi di assistenza sanitaria integrativa più conosciuti ci sono il Fondo Est, metaSalute, San.Arti. e Sanimoda. E molti altri.

 

Come si può aderire ai fondi di assistenza sanitaria integrativa

Per chi è lavoratore dipendente l’iscrizione a un fondo di assistenza sanitaria integrativa rientra nel contratto collettivo di lavoro applicabile e diventa quindi un elemento del contratto che regola il rapporto tra singolo lavoratore e datore di lavoro. Per chi è libero professionista deriva invece dall’iscrizione all’ordine o albo professionale.

Nel caso l’iscrizione derivi dal contratto di lavoro, il relativo costo viene pagato dal datore di lavoro e costituisce uno degli elementi della retribuzione lorda complessiva. Il costo pagato viene trattenuto in busta paga, perché si tratta di un costo di pertinenza del lavoratore. Il lavoratore può dedurre il costo dell’iscrizione al fondo quando presenta la dichiarazione dei redditi.

Nel caso l’iscrizione consegua all’appartenenza ad un ordine o albo professionale, il costo rientra nella quota associativa annuale che si paga al proprio albo o ordine.

Per sapere se il proprio contratto di lavoro o se il proprio albo o ordine professionale comporta l’iscrizione a un fondo di assistenza sanitaria integrativa si può:

  • verificare se nella busta paga figura la voce ‘Trattenute per Fondo sanitario’ e sono effettivamente riportate trattenute;
  • verificare se l’iscrizione a un fondo di assistenza sanitaria integrativa è previsto dal contratto di lavoro collettivo (Ccnl) applicabile al proprio rapporto di lavoro, rivolgendosi eventualmente all’ufficio personale della propria azienda, al sindacato, all’ufficio del lavoro o a un patronato;
  • rivolgersi all’ufficio provinciale o regionale del proprio albo professionale.

 

Chi può iscriversi a un fondo di assistenza sanitaria integrativa

I fondi di assistenza sanitaria integrativa sono rivolti a chi sia in grado di sostenere i costi di adesione al fondo stesso, pagando tramite trattenuta in busta paga o quota associativa all’ordine o albo professionale. I fondi sono dunque rivolti a chi abbia un lavoro come dipendente (inclusi quadri e dirigenti) o è un libero professionista.

Anche chi sia pensionato può beneficiare di fondi di pensione integrativa. Alcuni contratti di lavoro prevedono l’iscrizione a tali fondi anche una volta cessato il rapporto di lavoro. Di contro i fondi possono prevedere limiti di età oltre i quali non accettano più iscrizioni o non coprono più le spese sanitarie sostenute.

I fondi di assistenza sanitaria integrativa coprono normalmente solo le cure mediche del lavoratore, ma possono anche ammettere familiari a carico del lavoratore stesso; l’estensione dei beneficiari del fondo comporta di norma un aumento della somma da corrispondere al fondo stesso.

Chi sia già iscritto a un fondo di assistenza sanitaria integrativa in base al contratto di lavoro o all’appartenenza a un albo o ordine professionale può iscriversi a un ulteriore fondo di propria iniziativa. Tale ulteriore iscrizione può servire nel caso in cui il fondo a cui si è già iscritti non copra certe spese mediche o non sia convenzionato con strutture di proprio gradimento.

 

Come funzionano i fondi di assistenza sanitaria integrativa

I fondi di assistenza sanitaria integrativa possono essere enti, associazioni, società di mutuo soccorso o compagnie assicurative. Qualunque fondo di questo genere deve essere iscritto all’anagrafe dei fondi sanitari del Ministero della Salute.

Per ottenere l’iscrizione a tale anagrafe occorre superare una verifica volta ad accertare che il fondo rispetti tutti i requisiti richiesti dalla legge. L’iscrizione deve inoltre essere rinnovata ogni anno.

La copertura fornita dai fondi di assistenza sanitaria integrativa può comportare il pagamento diretto delle spese sanitarie o il rimborso di tali spese. Nel primo caso, chi è iscritto al fondo non dovrà pagare nulla perché a pagare sarà direttamente il fondo. Nel secondo caso, invece, deve pagare le cure ricevute e sarà poi rimborsato dal fondo; le convenzioni tra strutture sanitarie e fondi di assistenza peraltro possono consentire di avere prezzi agevolati.

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