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Lo stop di Pechino fa crollare il bitcoin: bruciati 700 miliardi (La Repubblica)

di Redazione Lapenna del Web 20 mag 2021 ore 08:01 Le news sul tuo Smartphone

bitcoin-criptovalutaPechino ha affossato, nelle scorse ore, il bitcoin. Ne scrive Ettore Livini su La Repubblica. È stata la Banca centrale Cinese a far crollare la più celebre delle criptovalute, proibendo alle istituzioni finanziarie di effettuare pagamenti in monete virtuali. E così i bitcoin hanno bruciato 700 miliardi di capitalizzazione, perdendo il 20% del proprio valore e scendendo sotto la soglia dei 40mila dollari, dopo una settimana sulle montagne russe a causa delle dichiarazioni di Elon Musk. Il 14 aprile, la quotazione era di 64mila dollari. Sono bastati 10 giorni alla divisa digitale per bruciare il 35% del suo valore.

Ribassi anche per Dogecoin ed Ethereum, rispettivamente del 19% e 20%. In tilt alcune delle piattaforme di scambi più note. Restano ancora fragili le criptomonete, in balia delle decisioni delle istituzioni finanziaria, che, come sottolinea il giornalista, fanno da argine alla loro diffusione. 

Nonostante qualche margine guadagnato a suon di rialzi, con le criptovalute si può comprare ben poco. Senza contare che “l’utopia del mercato auto-regolamentato dal basso, si è trasformata in un’oasi felice per chi vuol far sparire il denaro nel nulla”, conclude Livini.

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