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Azionario, le prospettive delle small cap europee nei prossimi mesi

di Redazione Lapenna del Web 23 feb 2024 ore 10:26 Le news sul tuo Smartphone

azioni-europaNicolas Malagardis - Global Macro & Market Strategist di Natixis IM Solutions - ritiene che gli investitori siano stati sorpresi dalla performance del mercato azionario globale nel 2023, in particolare guardando ai listini europei. A suo avviso, a spiccare è stato il +20% di rendimento totale dello STOXX 600 e il +16% dell'EUROSTOXX 50, mentre il segmento delle small e mid cap, in ripresa dopo il forte calo del 2022 (-16% di rendimento totale), ha registrato un più "modesto" +13%.

Secondo Nicolas Malagardis, però, il mercato europeo continua a vivere all'ombra della sua controparte americana, che continua a beneficiare della notevole ascesa dei principali titoli tecnologici.

"Concentrarsi sull'Europa apre due questioni: quali sono i segmenti del mercato europeo che mostrano il maggior potenziale e le small cap possono superare le large cap nel 2024?," si domanda l'esperto, specificando che vale la pena notare che i rialzi significativi dei prezzi azionari nel 2023, sia negli indici a grande che a piccola capitalizzazione, si sono verificati in due momenti specifici: all'inizio e alla fine dell'anno.

In entrambi i casi, secondo Nicolas Malagardis, il fattore cruciale sarebbe stato un sostanziale allentamento dei tassi di interesse a lungo termine. "La crescita fiacca dell'Europa, unita alle aspettative di una crescita degli utili prossima allo zero, non poteva essere l'unica causa di una tale impennata degli indici azionari," ha precisato lo strategist. Inoltre, a suo avviso, un'analisi più attenta rivela che l'effetto di valutazione, guidato dal calo dei tassi d'interesse, sarebbe il fattore principale alla base del notevole aumento dei prezzi azionari nell'eurozona.

Secondo l'esperto questo effetto è ancora più evidente nell'universo delle small cap (+17% tra novembre e dicembre). "Tuttavia, i prezzi delle small cap europee sono ancora inferiori del 13% rispetto a quelli del gennaio 2022, mentre le large cap si trovano ad appena il 2,3% dal livello precedente all'invasione dell'Ucraina," ha concluso Nicolas Malagardis.

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