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Il rally di fine 2023 non esclude rendimenti nel 2024 (ma non sarà facile)

I mercati azionari trovano elementi favorevoli nel contesto macroeconomico, dato che le pressioni inflazionistiche si stanno riducendo

di Redazione Lapenna del Web 19 gen 2024 ore 10:43

mercato-azionario_2Michaël Lok - Group CIO e Co-CEO Asset Management di UBP - ritiene che lo scenario di investimento per il 2024 sia stato rafforzato dalle recenti tendenze disinflazionistiche e dalla rapida riduzione dei tassi d‘interesse a seguito del cambio di rotta da parte della FED durante la riunione di dicembre, che ha aperto la porta alla possibilità che i tassi d’interesse vengano tagliati già nel 2024.

A suo avviso, inoltre, con  l'inflazione statunitense ora attesa al 2-2,5% entro la fine dell'anno (rispetto alle precedenti previsioni del 2,5-3%), il contesto d'investimento si presenta favorevole sia per i mercati azionari che per quelli obbligazionari.

 

In particolare, secondo Michaël Lok, i mercati azionari trovano elementi favorevoli nel contesto macroeconomico, dato che le pressioni inflazionistiche si stanno riducendo e i tassi d'interesse dovrebbero scendere più rapidamente del previsto. Le sue osservazioni individuano che le attuali valutazioni di 19,5x degli utili a termine dell'S&P500 possono sembrare esagerate, ma il settore tecnologico rappresenta oggi il 30% dell'indice e continua a offrire una crescita degli utili più rapida rispetto al mercato complessivo.

"Nel 2024, i Magnifici 7 (Alphabet, Apple, Amazon, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) dovrebbero registrare una crescita degli utili del 26%, dopo l'aumento del 75% dello scorso anno" spiega Michaël Lok. Questo secondo l'esperto giustifica il premio di valutazione dell'S&P500 rispetto ai suoi livelli storici e spiega perché gli investitori non dovrebbero ridurre il rischio nei portafogli nonostante il significativo rally dei mercati azionari avvenuto alla fine del 2023.

 

Inoltre, Michaël Lok ha ricordato che il rally azionario di fine 2023 è stato il secondo migliore di sempre, con l'S&P500 che ha registrato un'impennata del 14% a novembre e dicembre, mentre l'inflazione continuava a diminuire e la Federal Reserve apriva al taglio dei tassi di interesse nel 2024.

"Anche se questo rally lascia un minor margine di rialzo per il 2024, il contesto macroeconomico rimane molto favorevole all'asset class," ha segnalato Michaël Lok, precisando di essere consapevole che questo rally azionario sia stato guidato soprattutto dall'espansione dei multipli (da 18x P/E a 19,5x) sulla base del calo dei tassi di interesse a lungo termine, in quanto il tasso decennale statunitense è sceso dal 5% al 4%.

Secondo l'esperto, se la prossima stagione degli utili centrasse o superasse le aspettative, le valutazioni attuali non sarebbero un catalizzatore sufficiente per una correzione. Ciò detto, Michaël Lok ha precisato che, in vista della stagione degli utili del quarto trimestre, questo obiettivo sembrerebbe raggiungibile, dato il cauto consenso per previsioni di crescita degli utili del +5,2% su base annua, con riferimento alle società che compongono l'S&P500.

"Se gli utili dovessero deludere, ciò potrebbe giustificare un ripiegamento, dato che il sentiment e il posizionamento degli investitori hanno raggiunto livelli elevati all'inizio dell'anno," ha sottollineato l'esperto, il quale invita a mantenere un posizionamento neutrale nei confronti dell'asset class, ma con una sovraesposizione alle azioni statunitensi e giapponesi.

"Dal punto di vista settoriale, continuiamo a privilegiare la tecnologia e il sottosettore del software statunitense come allocazioni fondamentali della nostra strategia," ha concluso Michaël Lok.

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