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Le agevolazioni per l’autoimpiego

Uno dei limiti principali allo sviluppo di un’impresa in proprio è sicuramente, soprattutto di questi tempi, la possibilità di ottenere un finanziamento da istituti di credito per lo start-up di impresa

di Redazione Soldionline 9 lug 2012 ore 09:51

Articolo a cura di partitaiva.it

L’autoimpiego (ex prestito d’onore): un aiuto valido per lo start-up d’impresa
Uno dei limiti principali allo sviluppo di un’impresa in proprio è sicuramente, soprattutto di questi tempi, la possibilità di ottenere un finanziamento da istituti di credito per lo start-up di impresa: troppe le garanzie e tassi di interesse alle stelle.

Una delle soluzioni che molto spesso prospettiamo a chi (e sono moltissimi) ci domanda in merito a finanziamenti per l’avvio di impresa è sicuramente l’Autoimpiego di Invitalia, con particolare riferimento al cosiddetto “lavoro autonomo” (le altre soluzioni, ovvero microimpresa e franchising sono indirizzate rispettivamente alle società di persone e ad imprese in franchising). Vediamo nel dettaglio le caratteristiche principali ed i requisiti per l’accesso a tale tipo di finanziamento per le imprese nascenti:

1)    Innanzitutto tale agevolazione è rivolta a persone fisiche che vogliono avviare un’attività di lavoro autonomo come ditta individuale (sono quindi escluse le società). Sono requisiti fondamentali l’essere maggiorenne, non occupato e residente nel territorio italiano alla data di presentazione della domanda;
2)    Il finanziamento si rivolge a tutte le attività nel settore del commercio, produzione di beni e servizi, con esclusione però delle attività di produzione agricola, pesca ed acquacoltura, ed inoltre dell’acquisto di veicoli per le imprese che si occupano di trasporto per conto terzi;
3)    L’importo finanziabile massimo è fissato in 25.823 Euro IVA esclusa, e l’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni dalla data del finanziamento;
4)    I contributi possono essere in parte con finanziamento agevolato per un importo massimo del 50% dell’importo ammissibile (al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento in base alla normativa comunitaria, da restituire con rate trimestrali posticipate in 5 anni) e in parte con contributi a fondo perduto: tale contributo è pari alla differenza tra l’importo finanziato e la parte di contributo a tasso agevolato per quanto riguarda gli investimenti, e ad un massimo di 5.164,57 euro per la gestione ordinaria del primo anno di attività. Es.su un investimento ammissibile di 15.000 euro a tasso agevolato, circa 10.000 a fondo perduto (per investimenti) e circa 5.000 per la gestione ordinaria;
5)    la domanda va compilata online, corredata degli allegati richiesti (es.business plan e preventivi di spesa) e poi spedita anche via raccomandata;
6)    è possibile avviare l’attività anche prima della delibera di eventuale ammissione al finanziamento, ma le spese sostenute precedentemente non sono ammesse al finanziamento;
7)    il procedimento di valutazione si completa in un termine massimo di sei mesi;
8)    l’erogazione avviene solitamente in due tranche, una in anticipo e una a saldo.

Quindi se ritenete di avere un’idea imprenditoriale valida ma non possedete i mezzi necessari per iniziare la vostra attività, una soluzione(iniziale) può essere data da tale tipo di finanziamento. E’ fondamentale oltre l’idea, avere un business plan vincente ed un progetto valido in tutti i suoi aspetti.

Quindi non lasciate nulla al caso e ricordate che tentar non nuoce!

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