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Come Certificare le ritenute d’acconto

Le aziende che in funzione di sostituti d'imposta sono tenuti a corrispondere a soggetti percettori somme sulle quali grava una ritenuta alla fonte, alla fine dell'esercizio economico sono tenuti a presentare ai soggetti percettori stessi una certificazione, la quale vada a contenere le diverse ritenute alla fonte che si sono avute nel corso dell'anno.

di marmottina 6 giugno 2011
Istruzioni
Difficoltà
  1. Per produrre un'idonea certificazione del totale delle ritenute versate a favore del soggetto percettore è utile compilare una certificazione, la quale può essere reperita su numerosi siti internet che si occupano di finanza, e che prende appunto il nome di "certificazione dei compensi e delle provvigioni assoggettati a ritenuta alla fonte".
  2. Dopo aver reperito il documento necessario, nell'apposito spazio riportato immetteremo dapprima i nostri dati, in quanto sostituti d'imposta, e a fianco invece andremo ad indicare i dati che permettono di identificare il secondo soggetto, che è invece costituito dal soggetto che ha percepito il pagamento delle ritenute.
  3. E' necessario evidenziare l'anno a cui le ritenute si riferiscono, e a questo punto sarà possibile proseguire con la compilazione di una tabella, che ci permetterà di inserire tutte le diverse ritenute di acconto che si sono avute nel corso dell'anno, con l'indicazione della causale delle stesse, e l'indicazione di tutti i diversi valori numerici che riguardano le operazioni (esempio indicazione dell'imponibile dell'operazione, iva, totale, ritenuta applicata e così via).
    Tale certificazione prima di essere inviata al soggetto percipiente deve essere timbrata e firmata dal legale rappresentante dell'azienda che la produce.
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Cosa serve