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Come Rateizzare Le Plusvalenze Ai Fini Fiscali

Secondo le disposizioni fiscali, se vengono rispettati taluni requisiti, non tutta la plusvalenza patrimoniale, ma solo una frazione di essa sarà soggetta ad imposizione determinando così la posticipazione, per la società, di una parte dell'imposta Ires da pagare. Esaminiamo la procedura che ci permetterà di calcolare la quota di plusvalenza da sottrarre a tassazione nonché le scritture contabili relative alla fiscalità differita e le righe in Unico SC da compilare.

di VALERIO26 28 luglio 2011
Istruzioni
Difficoltà
  1. Normativa di riferimento

    La disciplina è contenuta nell'art 86 del TUIR (D.P.R. del 22 Dicembre 1986 n. 917) che dà la possibilità alle società che pagano l'IRES di applicare una variazione in diminuzione del reddito, su cui calcolare l'imposta, per un importo pari ai 4/5 della plusvalenza patrimoniale (realizzata tramite vendita diversi da quelli che producono ricavi) a condizione che la società sia proprietaria del bene da più di tre anni. Ricordiamo pertanto che secondo le disposizioni del TUIR l'utile rilevante ai fini fiscali si ottiene applicando delle variazioni (in questo caso temporanea) all'utile ante imposte risultante dal bilancio, procediamo quindi al calcolo della variazione e del risparmio, anch'esso temporaneo, d'imposta.
  2. Un esempio

    Durante l'esercizio contabile una Srl, soggetto passivo Ires, realizza una plusvalenza da cessione beni strumentali (prezzo di cessione - valore non ammortizzato) pari a 5.000 iscritta per intero nel conto economico. La variazione in diminuzione da apportare all'utile ante imposte sarà pari a 4/5 di 5.000, cioè 4.000, che saranno soggetti a tassazione in quote costanti (1/5) in ogni esercizio successivo, non oltre il quarto. Tale variazione genera, oltre ad una differenza temporanea tra reddito fiscale e civile, una diminuzione dell'imposta Ires da pagare di 4.000 x 0,275 (27,5%) pari a 1.100.
    Così ipotizzando che questa sia l'unica variazione di cui tener conto e supponendo che l'utile ante imposte nel C.E. sia pari a 100.000, il debito a titolo IRES non sarà di 100.000 x 0.275 (imposta Ires 27,5%) ma più basso 96.000 x 0.275, con un risparmio (posticipo) d'imposta per un tot di 1.100.

  3. Ricapitolando:

    Utile ante imposte da C.E. = 100.000
    Variazione in diminuzione temporanea (art 84 tuir) = 4.000 (4/5 x 5.000)
    Imponibile fiscale Ires = 96.000
    Imposta Ires dovuta = = 26.400
    Posticipo imposta = (100.000 x 0.275 - 96.000 x 0.275) = 1.100

    In questo caso non dimentichiamo di rilevare, in sede di determinazione dell'imposta, nel conto economico (dare) un'imposta differita per 1.100 e, nello Stato Patrimoniale (avere), un fondo per imposte differite per lo stesso importo. Tale operazione permette di incrementare il costo per imposte (ma non dovute al Fisco) che nel Conto Economico vanno imputate perc ompetenza.


    Imposte differite (C.E.)­­ ___ a ___ Fondo Imposte differite| 1.100

    In sede di chiusura bilancio dell'anno successivo effettueremo una registrazione inversa dato che il reddito fiscale sarà, in quell'occasione, più alto di quello civile per il rinvio della quota di plusvalenza.
  4. In seguito, nella compilazione dell'Unico SC 2011, dovremmo iscrivere nel rigo RF34 l'intero importo della plusvalenza (diminuzione reddito civile) e nel rigo RF7 la quota imponibile, ossia 1/5 della plusvalenza patrimoniale. In quest'ultimo rigo vanno inserite anche le quote di plusvalenze realizzate negli esercizi precedenti per le quali si era optato per il rinvio.

    NB: In alcuni casi l'ammortamento "fiscale" potrebbe essere diverso da quello civile in caso di non applicazione dei coefficienti emanati
    con decreto ministeriale del 31.12.88. La plusvalenza viene calcolata tenendo conto dell'ammortamento fiscale.
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