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Come fare il presidente di seggio

Il presidente di seggio è il maggiore responsabile di un seggio elettorale. Vigila sul corretto andamento di tutte le fasi di un'elezione in un seggio: dalle operazioni di preparazione fino alla consegna dei plichi al Comune

di Mauro Introzzi

Il presidente di seggio, che la legge definisce “presidente dell'ufficio elettorale di sezione”, è il maggiore responsabile di un seggio elettorale. Ha maggiori obblighi rispetto allo scrutatore e al segretario, essendo perseguibile in prima persona per le operazioni di voto e spoglio, anche sotto il profilo penale.


I REQUISITI PER DIVENTARE PRESIDENTE DI SEGGIO

Come per l’iscrizione per diventare scrutatore anche per quella per diventare presidente di seggio è necessario possedere determinati requisiti. Naturalmente bisogna essere maggiorenni e cittadini italiani ed essere iscritti nelle liste degli elettori ma per fare il presidente bisogna poi aver conseguito un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria di secondo grado. E non bisogna aver compiuto ancora 70 anni.

 

MOTIVI OSTATIVI ALLA PRESIDENZA DI SEGGIO

scrutatore-seggioSecondo la legge non possono fare i presidenti di seggio i dipendenti di alcuni ministeri (interni, poste & telecomunicazioni e trasporti), i dipendenti delle forze armate in attività di servizio, i segretari comunali e i dipendenti comunali che devono prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali. Non possono infine fare i presidenti del seggio i candidati per quelle elezioni e i rappresentanti di lista.


COME VIENE SCELTO IL PRESIDENTE DI SEGGIO (E QUANDO)

Il presidente di seggio è scelto dal presidente della corte d'appello competente per territorio. La nomina deve arrivare entro il 30esimo giorno dalla data di votazione.

Secondo il decreto 361/1957 il presidente della corte d’appello deve scegliere “tra magistrati, avvocati e procuratori dell'Avvocatura dello Stato” e  nel caso – “tra gli impiegati civili a riposo, i funzionari appartenenti al personale delle cancellerie e segreterie giudiziarie, i notai e i vice pretori onorari e quei cittadini che, a giudizio del presidente medesimo siano idonei all'ufficio”.

L’elenco delle persone nominate viene trasmesso agli uffici di ogni comune entro il 20esimo giorno antecedente la data fissata per le votazioni.

 

PRESIDENTE DI SEGGIO, L’ISCRIZIONE ALL’ELENCO DELLE PERSONE IDONEE

Per candidarsi alla presidenza di un seggio occorre iscriversi nel cosiddetto “elenco delle persone idonee alla funzione”. Per farlo bisogna presentare domanda alla corte d'appello competente, tramite il sindaco del proprio comune di residenza. Questa richiesta deve essere inoltrata entro il mese di ottobre di ogni anno.

 

PRESIDENTE DI SEGGIO: OBBLIGO DELL’INCARICO

L’incarico di presidente di seggio è obbligatorio. Per rifiutare l’incarico ci dev’essere un impedimento comprovato. Per chi declina la nomina senza un intralcio decisamente documentato incorre in sanzioni amministrative e penali.

 

PRESIDENTE DI SEGGIO, COSA DEVE FARE

Il presidente di seggio è giuridicamente responsabile dello svolgimento di ogni operazione di voto e di scrutinio. È considerato pubblico ufficiale durante l'esercizio delle sue funzioni. Prepara il seggio con il materiale ricevuto dal sindaco o da un suo delegato, coordina gli scrutatori, tra cui sceglie il vice presidente di seggio, e nomina il segretario di seggio. Nelle giornate di votazione vigila sul corretto andamento delle attività mentre durante lo spoglio e il conteggio si esprime – sentiti gli scrutatori sull'attribuzione dei voti. A conteggio chiuso deve garantire la consegna dei plichi contenenti gli atti relativi alle operazioni elettorali della sua sezione al Comune.

 

PRESIDENTE DI SEGGIO, QUANTO SI GUADAGNA

Come per quella degli scrutatori e dei segretari anche l’attività del presidente è remunerata in modo variabile a seconda dell’importanza del seggio, della tipologia di elezione per cui si lavora e del numero di consultazioni (ossia del numero di schede da controllare).

Per i referendum il presidente percepisce nei seggi ordinari 130 euro più 33 euro per ogni consultazione contemporanea mentre per i seggi speciali la somma cala a 79 euro.

Per le elezioni politiche (ed amministrative) il presidente percepisce nei seggi ordinari 150 euro più 37 euro per ogni consultazione contemporanea mentre per i seggi speciali la somma cala a 90 euro.

Per le elezioni europee il presidente percepisce nei seggi ordinari 120 euro mentre per i seggi speciali la somma cala a 72 euro.

Tutti i compensi derivati da questa attività non costituiscono reddito e non vanno quindi inseriti nella dichiarazione dei redditi.

Come per gli scrutatori, anche per il presidenti la leggo concede dei permessi lavorativi. Se è un lavoratore dipendente ha diritto ad un giorno di riposo retribuito per la domenica in cui si tengono le elezioni. E a 1 o 2 giorni di permesso retribuito (eventualmente) per sabato e lunedì se in quei giorni si svolge rispettivamente l’attività di allestimento del seggio e dello scrutinio.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.