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Il congedo matrimoniale dal lavoro

Grazie al congedo matrimoniale il lavoratore, dopo aver contratto un matrimonio di validità civile, può assentarsi dal lavoro senza utilizzare le sue ferie

di Mauro Introzzi 27 mar 2017 ore 10:24

Il congedo matrimoniale, o licenza matrimoniale, è un periodo di astensione dal lavoro conseguente al matrimonio.

Grazie al congedo matrimoniale il lavoratore, dopo aver contratto un matrimonio di validità civile, può assentarsi dal lavoro senza utilizzare le sue ferie, e continuando a percepire la sua normale retribuzione, per un periodo stabilito dalla contrattazione collettiva. Sul tema la disciplina dei vari contratti collettivi è però molto simile e converge verso una durata di 15 giorni.

 

CONGEDO MATRIMONIALE, A CHI SPETTA E QUANTO DURA

Il congedo spetta ai lavoratori dipendenti che non siano in prova e solitamente è richiesto dall’azienda la necessità di concordare con il proprio responsabile l’inizio del periodo di congedo. Meglio farlo per tempo, per evitare di lasciare in situazioni di emergenza l’azienda per cui si lavora. Ogni azienda, poi, potrebbe avere prassi diverse.
Il tempo per fruire della licenza matrimoniale è di 30 giorni a partire dal giorno del matrimonio.

congedo-matrimonialeI 15 giorni del congedo matrimoniale dovranno essere contigui. Comprendono anche i fine settimana e i giorni festivi eventualmente compresi nel periodo.

Sarà poi cura del lavoratore presentare al datore di lavoro, entro 60 giorni dalla data delle nozze, il suo certificato di matrimonio. Il documento in questione è rilasciato dal Comune di residenza. In alcuni comuni lo si può richiedere anche via web.

Il congedo è in parte a carico dal datore di lavoro e in parte a carico dell’INPS. L’istituto della previdenza sociale italiano corrisponde al lavoratore un contributo pari a 7 quote giornaliere della normale retribuzione, mentre al datore di lavoro spetta il resto della retribuzione. La parte dell’INPS è anticipata dall’azienda e conguagliata successivamente.

IL CONGEDO MATRIMONIALE DELL’INPS AI DISOCCUPATI

Il congedo matrimoniale viene erogato direttamente dall’INPS ad alcune categorie di disoccupati. Per usufruire dell’assegno di licenza i senza lavoro devono aver lavorato almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti il matrimonio.
Per ottenere l’assegno (corrisposto direttamente dall’INPS) i disoccupati devono presentare domanda all’INPS entro un anno dalla data del matrimonio, utilizzando web, patronati o contact center. Nel primo caso bisogna accedere al portale tramite PIN, entrare nella sezione “invio online di domande di prestazioni a sostegno del reddito” e nella funzione assegno per congedo matrimoniale.

Alla domanda va allegata una dichiarazione sostitutiva comprovante lo stato di disoccupato alla data del matrimonio, una dichiarazione sostitutiva comprovante lo stato di coniugato e contenente gli estremi del matrimonio, una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà relativa ad un rapporto di lavoro di almeno quindici giorni nei novanta precedenti la data del matrimonio, alle dipendenze di aziende industriali, artigiane e cooperative e una copia dell’ultima busta paga.

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