NAVIGA IL SITO
Home » Guide » Lavoro

Come avviene la tassazione delle plusvalenze

Le plusvalenze derivanti dall'assegnazione di beni ai soci o dalla loro destinazione a finalità estranee alla gestione sono tassabili nell'esercizio in cui si manifestano. Le plusvalenze derivanti da cessioni a titolo oneroso e quello da risarcimenti, invece, "concorrono a formare il reddito per l'intero ammontare nell'esercizio in cui sono state realizzate".

di Andriy 28 ottobre 2010
Istruzioni
Difficoltà
  1. Ma - se i beni sono stati posseduti per almeno tre anni - il contributo può scegliere tra:
    l'imputazione integrale della plusvalenza al periodo d'imposta del realizzo;
    l'imputazione rateizzata, ossia la ripartizione della plusvalenza per quote costanti nell'esercizio del realizzo e nei successivi, ma non oltre il quarto. E' quindi possibile frazionare la plusvalenza (e perciò la sua tassazione) in un massimo di 5 anni ma, poichè devono essere "costanti", il contribuente che scelga la rateizzazione deve decidere fin dall'inizio in quanti anni intende ripartire l'ammontare (Due, tre, quattro, cinque anni).
  2. Ai fini del bilancio d'esercizio, le plusvalenze restano per intero di competenza del periodo amministrativo in cui sono realizzate e la loro imputazione frazionata al reddito fiscale interessa esclusivamente la dichiarazione dei redditi, nella quale saranno apportate le opportune variazioni al risultato che emerge dal Conto economico. Naturalmente, alle minori imposte dovute nell'esercizio in cui è avvenuto il realizzo corrisponderanno maggiori imposte da pagare negli esercizi successivi.
  3. "Participation exemption": pluisvalenze esenti

    L'esenzione, però, compone a condizione che le partecipazioni abbiano i seguenti requisiti:
    Siano state possedute ininterrottamente dal primo giorno del 12° mese precedente quello in cui è avvenuta la cessione;
    Siano state classificate nel primo bilancio chiuso dopo l'acquisizione tra le immobilizzazioni finanziarie;
    Siano state emesse da società residenti in Stati che consetono un adeguato scambio di informazioni e nei quali il livello della tassazione non è sensibilmente inferiore a quello italiano (sono gli Stati compresi in appositi elenchi detti White list);
    Siano relative a società che esercitano un'impresa commerciale, come definita dall'art. 55 del TUIR.
come-avviene-la-tassazione-delle-plusvalenze

Cosa serve