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Reddito di cittadinanza (Rdc) 2019: a chi spetta, requisiti e importo

Il Reddito di cittadinanza è il nuovo sussidio contro la povertà. Lo si potrà richiedere dal 6 marzo 2019 e verrà distribuito a partire dal 27 aprile.

di Marco Delugan 8 feb 2019 ore 14:50

Il Reddito di cittadinanza (Rdc) è una forma di sostegno per le famiglie in difficoltà composta da due parti. Una prettamente economica, che prevede un reddito minimo garantito e un contributo per l'affitto. A questa si aggiunge un progetto di accompagnamento al reinserimento sociale e lavorativo. Il Reddito di cittadinanza dura 18 mesi, e può essere rinnovato per altri 18 dopo un mese dalla scadenza del primo. Per chi ha più di 67 anni, è prevista la Pensione di cittadinanza.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sul Reddito di cittadinanza (Rdc) e su Quota 100 giovedì 17 gennaio 2019.

E' quindi un intervento mirato e selettivo, rivolto solo a chi presenta un determinato profilo di difficoltà. Il "vero" reddito di cittadinanza è però un'altra cosa. E cioè un intervento universale, rivolto a tutti, e che non richiede impegni di alcun genere e chi lo riceve. Se volete saperne di più, andate a questa pagina.

GLI ARGOMENTI DI QUESTA GUIDA

COS'E' IL REDDITO DI CITTADINANZA

Il Reddito di cittadinanza è una forma di sostegno economico e sociale rivolto alle famiglie in difficoltà. E' fatto di due parti. Una economica, che ha lo scopo di garantire un reddito minimo e di contribuire alle spese di affitto. E l'altra di reinserimento sociale e lavorativo, che si concretizza nel Patto per il lavoro e nel Patto per l'inclusione sociale. Dura 18 mesi, e può essere rinnovato per altri 18 dopo un mese dalla scadenza del primo.

PENSIONE DI CITTADINANZA

La Pensione di cittadinanza è rivolta alle famiglie di anziani in difficoltà. Consiste solo nel beneficio economico, e non prevede impegni sul versante lavorativo. Per poter richiedere la Pensione di Cittadinanza, tutti i componenti del nucleo familiare devono avere compiuto 67 anni.

Gli altri requisiti sono gli stessi richiesti per il Reddito di Cittadinanza. Unica cosa che cambia è la soglia di reddito, che sale a 7.560 euro.

Come nel caso del reddito di cittadinanza, anche per la pensione di cittadinanza il beneficio economico è composto di due parti: una di integrazione al reddito, e una di contributo per l'affitto o per il mutuo.

La quota di integrazione di reddito può arrivare a un massimo di 7.560 euro l'anno. La quota di sostegno per i costi di affitto non può invece superare 1.800 euro l'anno. Il totale può quindi arrivare a 9.360 euro.

Il livello minimo del contributo non potrà comunque essere inferiore a 480 euro annui.

Anche la Pçensione di cittadinanza dura 18 mesi e può essere rinnovata per altri 18. Ma in questo caso, non è previsto il periodo di sospensione. Viene pagata in 12 mensilità l'anno.

RDC: I REQUISITI PER OTTENERLO

Oltre ad essere maggiorenni, per ottenere il reddito di cittadinanza bisogna rispettare altri requisiti. Alcuni sono di carattere economico e riguardano il reddito e il patrimonio della famiglia. Altri sono requisiti di residenza, e riguardano il richiedente.

REQUISITI DI REDDITO E PATRIMONIO

Per ottenere il Reddito di cittadinanza bisogna rispettare i seguenti requisiti di reddito e patrimonio familiari:

  • indicatore Isee non superiore a 9.360 euro;
  • patrimonio immobiliare (come definito ai fini Isee) diverso dalla prima casa non superiore a 30 mila euro;
  • patrimonio finanziario non superiore ai 6 mila euro (per un single);
  • reddito familiare inferiore ai 6 mila euro annui.

Per quanto riguarda il reddito familiare, la soglia di 6 mila euro riguarda una famiglia con un solo componente. Per famiglie di dimensioni diverse, le soglie appena indicate vanno moltiplicate per i coefficienti di equivalenza stabiliti dal decreto. Per la pensione di anzianità la soglia sale a 7.560 euro. E per le famiglie che devono pagare l'affitto sale a 9.360 euro.

Per quanto riguarda la soglia massima del patrimonio finanziario, questa viene aumentata di 2 mila euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 10 mila euro. E di mille euro per ogni figlio successivo al secondo. E di 5mila euro per ogni componente con disabilità.

BENI DUREVOLI (AUTO, MOTO, BARCHE)

Ci sono requisiti anche per quanto riguarda il godimento di beni durevoli come auto, moto e barche. Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di:

  • autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi precedenti la richiesta;
  • se la cilindrata delle auto supera i 1600 cavalli e quella delle moto i 250, il vincolo temporale sale a due anni;
  • imbarcazioni da diporto.

Dal vincolo sono escluse le auto e le moto acquistati in favore delle persone con disabilità, e cioè per cui è prevista l'agevolazione fiscale a tale scopo.

I REQUISITI DI RESIDENZA

I requisiti di residenza riguardano invece il richiedente, e cioè chi fa la domanda:

  • essere cittadino italiano o di un Paese dell'Unione europea;
  • stranieri con permesso di soggiorno a tempo indeterminato;
  • stranieri con diritto di soggiorno familiari di un cittadino italiano o dell'Unione europea;
  • e risiedere in Italia da almeno 10 anni, e gli ultimi due in maniera continuativa.

CHI NON HA DIRITTO AL REDDITO DI CITTADINANZA

Non hanno diritto al Reddito di cittadinanza i detenuti, per tutta la durata della pena. E chi è ricoverato in lunga degenza o in strutture residenziali a carico dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche. Non ne hanno diritto anche i nuclei familiari con un disoccupato per dimissioni volontarie, fatta eccezione per quelle avvenute per giusta causa.

IMPORTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA

L'importo del Reddito di cittadinanza dipende dalle dimensioni e dalla composizione della famiglia. Le entità dei contributi che leggerete qui sotto si riferisco a una famiglia composta da un solo individuo. Per le famiglie di dimensione maggiore tutto va moltiplicato per dei coefficienti di equivalenza stabiliti dal decreto.

Il sostegno economico è strutturato in questo modo:

  • il reddito minimo garantito è di 500 euro al mese: lo stato integrerà quanto manca;
  • un'integrazione delle spese di affitto fino a 280 euro al mese.

Il beneficio complessivo non potrà essere comunque inferiore a 480 euro l'anno.

Se la famiglia sta pagando un mutuo per l'abitazione in cui vive, il contributo può arrivare a un massimo di 150 euro al mese.

Il contributo massimo possibile è quindi di 780 euro mensili, ed è percepibile da chi non ha alcun reddito. L'esistenza di altri redditi, compresi alcuni contributi assistenziali pubblici, riduce l'ammontare del Reddito di cittadinanza.

I 780 euro mensili sono anche la soglia di povertà definita da Eurostat.

A chi verrà ammesso al Reddito di cittadinanza saranno riconosciute anche le agevolazioni per le famiglie in difficoltà sulla fornitura di energia elettrica e gas.

PATTO PER IL LAVORO E PER L'INCLUSIONE SOCIALE

Oltre ad una parte economica, del Reddito di cittadinanza fanno parte anche il Patto per il lavoro e il Patto di inclusione sociale. Entrambi verranno definiti dai servizi competenti e coinvolgeranno tutti i membri maggiorenni della famiglia.

Oltre alla sottoscrizione del Patto, i maggiorenni della famiglia dovranno anche sottoscrivere la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro entro 30 giorni dall'accoglimento della domanda Rdc.

Sono esclusi dall'obbligo di presentare la DID i minorenni, i pensionati che ricevono Rdc, i beneficiari del Pensione di cittadinanza, chi ha più di 65 anni, i soggetti disabili e gli occupati o chi frequenta un regolare corso di studi/formazione. E chi nella famiglia si prende cura di bambini con meno di tre anni o disabili gravi.

La dichiarazione di immediata disponibilità può essere presentata ai Centri per l'impiego, ai patronati convenzionati con ANPAL, e sulla piattaforma ANPAL.

Il Patto per il lavoro consiste di diverse attività volte alla ricerca di una nuova occupazione. E in particolare:< /p>

  • registrarsi alla piattaforma online;
  • svolgere ricerca attiva per il lavoro;
  • partecipare a corsi di formazione e riqualificazione professionale;
  • sostenere colloqui psicoattidudinali e prove di selezione;
  • accettare una delle tre offerte di lavoro congrue.

Qualora il problema di integrazione non fosse esclusivamente lavorativo, i servizi attuerebbero con i beneficiari il Patto per l'inclusione sociale che, oltre a interventi di riqualificazione professionale, possono comprendere ore di servizio alla comunità locale e il completamento degli studi.

Il Patto per il lavoro e il Patto per l'inclusione sociale dovranno essere rispettati per il mantenimento del beneficio economico.

QUANTO DURA IL REDDITO DI CITTADINANZA

Questi sono i tempi di assegnazione e durata:

  • Rdc decorre dal mese successivo a quello della richiesta;
  • dura fino a quando sussistono i requisiti, ma non oltre i 18 mesi;
  • è rinnovabile per altri 18, con una sospensione di un mese tra i due;
  • si potrà fare domanda del Reddito di cittadinanza a partire dal 6 marzo 2019;
  • la distribuzione del beneficio inizierà il 27 aprile.

La Pensione di cittadinanza non prevede il periodo di sospensione.

COME FARE LA DOMANDA

La domanda per il reddito di cittadinanza può essere presentata in modi diversi: sia in forma cartacea che in forma virtuale.

Chi vuole presentarla in forma cartacea, può farlo presso tutti gli uffici postali. Dovrà compilare un modulo predisposto dall'Inps. La domanda verrà poi inserita dal personale di Poste Italiane nel portale del Ministero del Lavoro predisposto alla selezione delle domande Rdc.

La domanda per il reddito di cittadinanza potrà essere presentata anche online, sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it. Per presentare la domanda online bisogna avere le credenziali SPID.

Si potrà presentare la domanda di Reddito di cittadinanza anche presso i CAF, i centri di assistenza fiscale.

Per poter fare la domanda Rdc bisogna aver già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE. Una volta presentata, sarà poi la stessa INPS ad associare la dichiarazione DSU alla domanda stessa.

I MODELLI PER FARE LA DOMANDA

Il 28 febbraio 2019 l'Inps ha pubblicato sul suo sito i modelli per fare la domanda del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. Sono tre. Il primo è la domanda vera e propria, il secondo è il modello ristretto e il terzo è il modello esteso.

Nella domanda, oltre ai dati anagrafici e di residenza del richiedente, andranno inserite tutte quelle informazioni che attestano la presenza dei requisiti necessari a ottenerlo. Come i requisiti di residenza, quelli di reddito e di patrimonio. Andranno inoltre inseriti dati sulla presenza nel nucleo familiare di persone detenute o ricoverate in lunga degenza in istituti pubblici. E gli estremi di un documento di identità valido del richiedente e altri recapiti dove ricevere comunicazioni sul reddito o sulla pensione di cittadinanza.

Il modello ridotto va presentato assieme alla domanda per il reddito o la pensione di cittadinanza nel caso che membri del nucleo familiare svolgano lavori o percepiscano redditi non interamente rilevati dalla dichiarazione ISEE.

Il modello esteso serve invece a dichiarare variazioni nelle condizioni del nucleo familiare che già riceve il reddito o la pensione di cittadinanza tali da poter comportare una riduzione del beneficio o la sua decadenza. Come ad esempio variazioni della situazione lavorativa, del reddito presunto per l'anno solare successivo e del patrimonio. O la presenza di membri del nucleo familiare che finiscano in stato detentivo o vengano ricoverati in istituti di lunga degenza. O che si siano dimessi volontariamente dal lavoro.

 

Per avere maggiori dettagli sui tre documenti, potete scaricarli qui sotto.

LA CARTA RDC

La carta Rdc è una carta prepagata emessa da Poste Italiane. E' simile anche nell'aspetto a una carta Postepay Standard: è gialla, riporta nella parte anteriore il codice a 16 cifre che la identifica, la data di scadenza, il logo Mastercard e quello di Poste Italiane. Per rispetto della privacy, sulla carta non ci sono riferimenti al Reddito di Cittadinanza.

La carta Rdc può essere utilizzata per pagare beni di consumo e per pagare utenze. E' permesso effettuare un bonifico al mese per pagare l'affitto o la rata del mutuo. Si possono ritirare contanti fino a 100 euro al mese, moltiplicati per il corrispondente coefficiente di equivalenza nel caso di famiglie con più di un componente.

Con la carta Rdc non sarà possibile effettuare spese per il gioco d'azzardo.

Il Reddito di Cittadinanza deve essere speso entro il mese successivo a quello di erogazione. La parte non spesa viene tolta dalla mensilità successiva nei limiti del 20%. C'è anche un vincolo di spesa mensile: quello che non viene speso nel semestre di riferimento viene tolto dalla carta, fatta salva una mesilità di Rdc.

PROCEDURA

Due precondizioni per chiedere il Reddito di cittadinanza sono aver compilato la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) e aver richiesto l'ISEE.

La domanda prevede la compilazione di un modulo predisposto dall'Inps, sia per via telematica che in modalità cartacea. Può essere presentata sul sito https://www.redditodicittadinanza.gov.it/, in tutti gli uffici postali, presso i CAF e gli altri soggetti convenzionati con l'Inps. Una volta ricevuti i dati, l'Inps in 5 giorni verificherà la presenta dei requisiti necessari. Ed entro un mese deciderà se accordare o meno il beneficio.

A questo punto, se accordato, verrà comunicato al beneficiario quando e in quale ufficio ritirare la Carta Rdc.

Entro 30 giorni dall'accoglimento della domanda avverrà il primo contatto tra il Centro per l'impiego e i beneficiari di Rdc. Ed entro altri 30 giorni, i componenti maggiorenni del nucleo familiare dovranno presentare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID). Verrà quindi elaborato e firmato il Patto per il lavoro.

Se oltre a difficoltà legate al lavoro, la famiglia presenta problematiche di inserimento sociale, interverranno i servizi del Comune, e verrà sottoscritto il Patto per l'inclusione sociale.

REDDITO DI CITTADINANZA E NASPI

Il reddito di cittadinanza è compatibile con il sussidio di disoccupazione NaspI. Chi lo riceve, quindi, può chiedere anche il reddito di cittadinanza, se ne rispetta i requisiti. Ma sono necessarie alcune precisazioni.

Il sussidio NaspI è rivolto alla persona singola mentre il reddito di cittadinanza è rivolto alla famiglia. Possono esserci così più NaspI nello stesso nucleo familiare, ma un solo Rdc.

In entrambi i casi vengono esclusi dal novero degli aventi diritto i disoccupati che hanno perso il lavoro per dimissioni volontarie, a meno che non siano avvenute per giusta causa. Di conseguenza il nucleo familiare al cui interno ci siano disoccupati per dimissioni volontarie non può ricevere Rdc.

La Naspi viene considerata come un elemento di reddito. E quindi se la famiglia riceve uno o più Naspi il Reddito di cittadinanza verrà ridotto di conseguenza.

Il Reddito di cittadinanza dura per un massimo di 18 mesi ed è rinnovabile per altri 18 dopo un mese di sospensione. Ma può scadere prima se chi lo riceve perde uno dei requisiti necessari. La Naspi dura per la metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, e quindi per un massimo di 24 mesi. Anche in questo caso il sussidio decade quando decade uno dei requisiti.

ALTRE COSE IMPORTANTI DA SAPERE

In quanto appena scritto sul Reddito di cittadinanza, ci sono cose che sembrano maginali ma che richiedono invece un approfondimento. Ad esempio, cos'è la scala di equivalenza che condiziona sia i requisiti che l'importo del reddito di cittadinanza? E cos'è l'offera congrua? Chi è il Navigator? E cosa succede se non si rispettano le regole? In questa parte della guida proviamo ad approfondire tutte queste cose.

LA SCALA DI EQUIVALENZA

Come abbiamo visto in precedenza, alcuni requisiti e livelli di contributo massimo dipendono dai parametri della scala di equivalenza. Quando nel decreto si dice che per accedere a Rdc il reddito annuo della famiglia non deve superare i 6 mila euro, si riferisce a una famiglia composta da una sola persona. Per definire il limite per famiglie di dimensione superiore bisogna moltiplicare i 6 mila euro per la somma dei parametri di equivalenza.

I parametri di equivalenza sono:

  • 1 per una famiglia composta da una persona;
  • che viene aumentato di 0,4 per ogni altro componente maggiorenne;
  • e di 0,2 per ogni componente minorenne.

La somma non può superare il livello massimo di 2,1.

IL NAVIGATOR

Nella ricerca di una professione il beneficiario del reddito di cittadinanza sarà affiancato da un tutor che lo indirizzerà. Questo figura professionale è il navigator. Questi ultimi saranno assunti da Anpal Servizi (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro), con un contratto di collaborazione biennale. Il Governo si è impegnato a stabilizzarli trovando nuove risorse.

Il navigator dovrà conoscere a fondo le regole e i benefici del suo ruolo, gli incentivi e indennità di disoccupazione. E dovrà aver sviluppato precise conoscenze tecniche e legali. E la capacità di determinare le competenze professionali dei beneficiari del reddito di cittadinanza.

RDC: OFFERTA DI LAVORO CONGRUA

Per definire un’offerta di lavoro come congrua, la stessa deve avere alcune caratteristiche di conformità con le competenze lavorative del richiedente e con la distanza del nuovo lavoro dal luogo dove abita:

  • l'offerta deve essere coerente maturate;
  • distanza dall'abitazione nei primi 12 mesi;
    • prima offerta: < 100 km;
    • seconda offeta: <250 km;
    • terza offerta: può essere in tutta Italia;
  • distanza dall'abitazione tra i 12 e i 18 mesi:
    • prima e seconda offerta: < 250 km;
    • terza offerta: può essere in tutta Italia;
  • distanza dopo i primi 18 mesi:
    • anche la prima offerta può venire da tutta Italia.

Alla regola della distanza fanno eccezione del famiglie con disabili, per cui le offerte non potranno essere mai più distanti da casa di 250 km.

RDC: SANZIONI E DECADENZA

Sono previste sanzioni per chi non rispetta le regole previste per l'assegnazione e il mantenimento del Reddito di cittadinanza che possono arrivare fino alla decadenza del beneficio. E anche la reclusione in carcere fino a un massimo di 6 anni.

Per la mancata comunicazione di variazioni di reddito o di patrimonio che implicherebbero la perdita o la variazione dell'assegno mensile si rischia da 1 a 3 anni di carcere.

Chi ha presentato documenti o rilasciato dichiarazioni false per ottenere il Reddito di cittadinanza rischia da 2 a 6 anni di reclusione.

Dal momento della condanna il Reddito di cittadinanza verrà revocato, e quanto ricevuto in maniera indebita dovrà essere restituito. E non potrà essere di nuovo richiesto prima di 10 anni dalla condanna.

Per comportamenti non rispettosi del Patto per il lavoro e di quello per l'integrazione sociale si rischia la riduzione del contributo economico.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.